Parrocchia, valorizza il tempo libero

Parrocchia Missionaria

Non ci avanza più tempo per nulla! Non abbiamo più il “tempo libero”.


“L’estate è un tempo propizio per avere momenti di pausa ristoratrice. Tempo benedetto, in cui aumentano le possibilità di scelta nell’organizzare e vivere le proprie giornate e più numerose si fanno le occasioni per un rapporto disteso col creato, con gli amici, con Dio”.
È un invito alle comunità e ai singoli a vivere bene il tempo libero che ci è dato. Una volta questo 'tempo' privilegio dei Paesi ricchi) non esisteva neppure da noi.
Tutto il giorno era riempito di attività, dall’alba al tramonto, e tutti erano impegnati in lavori diversi. Anche i bambini erano coinvolti, avendo delle mansioni secondo le capacità di ciascuno e uno schema collaudato dalla tradizione.
Oggi il tempo libero è diventato addirittura un’industria! Raggiungerlo fa parte della nostra fatica quotidiana. Molti lo cercano nella speranza di poterne godere per sé. Chi lo brama di più lo concepisce come un tempo senza alcun obbligo.
Avere un po’ di tempo libero, nel turbinio di attività e orari, impegni e turni complicati, cui questa società ci sottopone, sta diventando uno dei beni più ambiti e irrinunciabili. Così le nostre agende si sono gonfiate a dismisura, con una serie di appuntamenti impressionante: la palestra, la pizza, la musica, le lingue, per non dire lo sport, il computer, il cinema, e cos’altro ancora!
Non ci avanza più tempo per nulla! Non abbiamo più il “tempo libero”.
Chi in vacanza sceglie le ferie in qualche villaggio turistico, ha ogni momento della giornata e parte della notte “tutto organizzato”! L’unico relax è che non siamo noi a pensare come trascorrere quei giorni speciali.
Ma non mancano segnali in controtendenza: il bisogno di calma, di silenzio, di tempo sgombro da rumori e qualsiasi altra distrazione, si fa avvertito presso diverse categorie di persone. 
Molti cercano, programmando la vacanza, di creare il vuoto intorno a sé: per riflettere, sognare, ascoltarsi, rientrare in se stessi, capirsi, orientarsi con scelte ben ponderate.
Quanti, oggi, sono alla ricerca di luoghi particolari in cui è garantito, anzitutto, il silenzio: dalle isole disabitate, alle baite poco attrezzate in alta montagna, per non dire poi di conventi e monasteri!
Le esperienze spirituali che attirano di più sono quelle che propongono il deserto. È forse la reazione benefica all’eccesso di stimoli, all’esagerazione di ritmi di lavoro, che ci fanno ricuperare spazi e tempi “liberi” per stare cuore a cuore con Dio, familiarmente con gli amici, serenamente con noi stessi. Se ne avvantaggia la nostra umanità. Migliora indubbiamente la qualità della vita.
 

Esci Home